
Tra tutte le categorie di prodotto che hai tra le tue scorte, il pesce resta una delle più sottoutilizzate.
È questione di abitudine… il cliente medio, quando si avvicina al banco del bar per la pausa pranzo, associa il pesce a qualcosa di impegnativo, costoso o fuori luogo. Eppure, un piatto ittico ben concepito può rappresentare un valore aggiunto, un segnale di qualità e una leva strategica per differenziarsi. Il punto è come inserirlo.
In Italia, il pesce è ancora legato a due contesti principali: la ristorazione serale e la cucina domestica del weekend. Raramente viene associato alla ristorazione veloce o alla pausa pranzo informale. I motivi:
-Timore legato alla conservazione (odore, freschezza percepita);
-Sovrapposizione mentale con “piatto costoso” o “piatto impegnativo”.
Questa percezione va affrontata con un approccio tecnico e narrativo, che parta da piatti intelligenti, ben dosati e cucinati in modo pulito. Il bar non è un ristorante, ma può essere un luogo in cui il pesce entra in punta di piedi e conquista per leggerezza, freschezza e controllo.
Quale pesce scegliere?
Non tutti i pesci funzionano in pausa pranzo. Il criterio guida dev’essere la versatilità e la stabilità a temperatura controllata. Evita pesci ricchi di grassi (tipo salmone affumicato in eccesso, sgombro non trattato, crostacei troppo delicati), e punta su:
-Pesci bianchi magri come merluzzo, nasello, orata, gallinella, palamita: delicati, facilmente lavorabili, digeribili;
-Pesce azzurro fresco (alici, sgombri, sarde): solo se marinato o inserito in composti come polpette, burger o insalate, per evitare odori o decadimento veloce;
-Tonno o pesce spada in piccole porzioni: tagliati fini e usati come topping, ad esempio in bowl o panini gourmet.
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Formati vincenti
E se tu inserissi il pesce come parte armonica di piatti semplici? Ecco qualche esempio.
-Insalate composte con tonno fresco scottato o polpo tiepido: con cereali, legumi, ortaggi di stagione e vinaigrette leggere;
-Cous cous estivi con cubetti di pesce bianco, pomodorini e menta: serviti freddi, perfetti da vetrina;
-Bowl mediterranee: riso integrale, filetti di sgombro sott’olio EVO, olive nere, finocchio, scorza di limone;
-Burger ittici vegetali: burger di ceci e merluzzo, con dressing allo yogurt, in pane integrale leggero;
-Tartine fredde o finger food: pane ai cereali con hummus e alici del Cantabrico, oppure caprino e tonno in olio leggero.
e i tempi rapidi del servizio bar senza compromettere la qualità percepita.
Sicilia”) e sposta il focus sulla sensazione: fresco, pulito, energizzante, bilanciato.